M, l’uomo della Provvidenza

SCAFFALE

E siamo al secondo libro su Benito Mussolini scritto da Antonio Scurati ed edito dalla Bompiani nel 2020; questo, che l’autore si ostina a chiamare romanzo, è una ricostruzione storica del quasi decennio di massimo fulgore dell’epoca fascista in Italia, quella che va dal 1925 e arriva al 1932; è l’epoca in cui il regime, con tutti i mezzi leciti e illeciti, era riuscito a bendare gli occhi degli italiani sino al punto di arrivare a vere e proprie forme di idolatria di Benito Mussolini; il quale, tutto preso dal suo ruolo di pensatore unico e per tutti, nasconde dietro la propaganda di regime, lo squallore del sciupafemmine, che lascia la luce accesa nel suo ufficio di Piazza Venezia per far credere agli italiani di stare lavorando per loro anche di notte.
Importante in questo secondo libro sui Mussolini di Antonio Scurati è il racconto delle vicende della campagna d’Africa condotta dal generale Graziani, tra le invidie del maresciallo Badoglio.
Come italiani, ancor oggi tutti presi dal mito di nuovi civilizzatori, dopo quelli dell’Impero romano, difficilmente riusciamo a sapere quale sia stato il criminale comportamento dei nostri soldati, le inumane violenze perpetrate nei confronti di quelli che in Africa erano i patrioti della loro patria, diventata nostra colonia in nome di una pretesa e non sostenibile civiltà superiore.
Basti pensare alla estrema resistenza di Omar al-Mukhtar, il leggendario capo dei guerrieri senussiti, ostinatamente ricercato e vilmente giustiziato da Graziani; un capitolo di ‘storia al rovescio’ in cui, per capirlo, più che Scurati, basta vedere il film “Il leone del deserto” su Youtube.
Della storia del fascismo, in questo suo secondo e documentato volume, Antonio Scurati coglie lo sforzo di Benito Mussolini di accreditarsi come ‘normale’ capo di Stato, dimenticando che al suo ruolo di dittatore è pervenuto tramite una violenza generalizzata che ha soppresso ogni forma di libertà e di democrazia in Italia, complice l’indegnità e la complicità di un re inetto e pusillanime di fronte alla violenza della dittatura fascista.
Capitolo importante del romanzo di Scurati è anche la ricostruzione dei fatti che hanno portato alla firma dei Patti Lateranensi tra Chiesa e Stato del 1929, con cui il Vaticano, facendo finta di superare il broncio per la presa di Porta Pia, finalmente può guardare con favore al nuovo capo dello Stato Italiano, definito ‘l’uomo della Provvidenza”.
Se la storia ci insegna qualcosa, leggendo oggi il romanzo di Antonio Scurati non abbiamo potuto evitare il paragone con la presidenza Usa di Donald Trump; il quale, salito al potere giocando sulle leggi libertarie della democrazia americana, magari con l’aiutino di Vladimir Putin, da megalomane ha trasformato la presidenza in un potere personale, impensabile da lasciare, anche contro una consistente maggioranza elettorale contraria, fino a inventarsi brogli elettorali e scatenare la folla all’assalto di Capitol Hill. Ormai la storia ci ha insegnato che fare i democratici coi fascisti significa mettere in pericolo la stessa democrazia.

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