Antonio Bassi,

SCAFFALE

La dimensione umana di Antonio Bassi è uscita diversa, in un certo senso ridimensionata e meno romantica, dalla lettura della ricerca a lui dedicata, “Antonio Bassi, biografia di un vicentino nel Risorgimento”, ad opera di Giulio Dalla Ricca e da lui recentemente presentata al ristorante Villa Bassi di Grumolo Pedemonte, che del Bassi era stata l’abitazione. Lo stesso presentatore d’altra parte ha esordito dicendo che lui si è posto delle domande cui non è riuscito a rispondere, perché c’é di bisogno di ulteriori indagini ed approfondimenti, aggiungendo quindi altre domande.
Famiglia storicamente proveniente dall’Altopiano di Asiago, ad Antonio Bassi capitò di essere nato a Fara vic., dove suo padre aveva sposato Paola Borin, esattamente duecento anni fa.
Da Fara la famiglia si era trasferita a Grumolo, dove Antonio fu fatto studiare fino ad ottenere il diploma di maestro elementare a Vicenza. Per la morte di molti parenti, Antonio si trovò ad essere proprietario unico di un cospicuo patrimonio, soprattutto terriero, che seppe amministrare con abilità, mentre era impegnato nella vita politica e amministrativa di Zugliano, soprattutto dopo l’avvento del Regno d’Italia nel 1866.
Una voce popolare ci aveva da sempre creato il mito di Antonio Bassi ‘garibaldino’, da noi inteso come uno dei tanti giovani che anche dal Veneto si erano aggregati alle imprese risorgimentali di Giuseppe Garibaldi.
Senza togliere nulla all’irredentismo e all’idealismo patriottico di Antonio Bassi, Giulio Dalla Ricca come garibaldino ce lo ha ridimensionato; sembra infatti che più che combattente Antonio Bassi sia passato alla storia come patriota e amministratore del Comune di Zugliano.
La sua impresa risorgimentale più eclatante sembra sia stata la partecipazione ad una lotteria che col pretesto della beneficenza, mirava in realtà a raccogliere fondi per aiutare Garibaldi impegnato nell’impresa dei Mille; ma forse determinante per noi può essere stato anche il gilè simbolicamente rosso del suo ritratto, l’unica immagine rimasta di Antonio Bassi.
Il quale fu per ben tre amministrazioni Sindaco di Zugliano, fino alla morte attivo nell’amministrazione comunale e nelle attività caritatevoli, tanto da istituire un lascito che anche dopo la sua morte avrebbe dovuto servire per aiutare i giovani di Grumolo a proseguire gli studi.
Anche per il ‘Lascito Bassi’, tra le alterne vicende, sembra ci sia una storia da raccontare; finché, ormai qualche decennio fa, è stata ufficialmente istituita una “Fondazione Antonio Bassi”, di cui oggi è presidente Maria Luigia Illesi, che ogni anno premia con borse di studio studenti di Grumolo, secondo la volontà di Antonio Bassi.
Ci sarebbe da concludere che se da una parte ci è stato ridimensionato l’Antonio Bassi garibaldino, dall’altra lo abbiamo riscoperto come buon cittadino e stimato amministratore della cosa pubblica, ciò che anche oggi non è certo cosa di poco conto.

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