Abbiamo finalmente visitato la mostra allestita al Museo Civico di Bassano dal titolo “Io, Canova, genio europeo”, che resterà aperta fino al 26 febbraio 2023.La mostra si articola sostanzialmente in tre sale, in cui vengono esposte circa 140 opere in marmo o in gesso di Antonio Canova, provenienti un po’ da tutta l’Europa che contava al suo tempo.
Non è questa la prima mostra che si allestisce a Bassano sulle sculture di Antonio Canova; d’altronde siamo relativamente vicini a Possagno, dove c’è la ricca Gipsoteca a lui dedicata. Eppure ogni volta che ci si pone davanti ad un suo lavoro si resta meravigliati dalla perfezione delle forme, dall’armonia di quei corpi che perdono la pesantezza della materia da cui sono stati ricavati per prendere una vita quasi autonoma, comunque fuori del tempo.
Pur ammirandolo molto come artista, dobbiamo confessare che le opere di Antonio Canova raramente riescono a prenderci, troppo perfette per sentirle vive e vicine alle nostre fragilità e debolezze.
Si tratta quasi sempre di divinità mitologiche o di personaggi nobili, che vengono resi attraverso una grande attenzione alla perfezione delle forme, il cosiddetto gusto neo-classico, che le rende magari mitiche ma troppo spesso fredde.
Basterebbe pensare alla figura di Napoleone Bonaparte, scolpito come una divinità classica, mentre la Paolina Borghese è rappresentata come una dea compiaciuta della sua bellezza.
In questo senso, una sorprendente novità è stata l’opera, esposta per la prima volta, della “Maddalena giacente” che, forse per essere stata ultimata pochi giorni prima della morte del Canova, presenta nelle forme e nell’atteggiamento una vitalità umana che non sempre altre opera, anche importanti, hanno.
Dopo la mostra del Canova, nello stesso Museo Civico di Bassano si possono visitare le sale dove sono esposte le opere degli artisti rinascimentali della famiglia dei Bassano. Altra atmosfera!
Sono opere piene di quella vitalità che scarseggia al piano di sopra. Naturalmente c’è tutto l’apparato di una bottega rinascimentale che produceva principalmente opere tradizionali di carattere religioso.
Sorprende comunque la presenza di opere a soggetto non religioso, scene di vita sociale e popolare che forse già preannunciano un certo impressionismo.
Di sicuro, ad osservarle attentamente, nel complesso delle opere dei Bassano, soprattutto di Jacopo, si resta sorpresi dalla varietà ma anche dal realismo delle espressioni dl volti della gente, non tanto, o non solo, dei protagonisti dell’opera, ma anche dei personaggi di contorno; rappresentano la gente comune che nel quadro acquista lo stesso valore espressivo delle figure principali, spesso tradizionalmente ieratiche.