Come sempre abbiamo lasciato decantare le emozioni immediate prima di entrare nel merito delle recenti Elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo.
E come sempre vorremmo tentare di leggere i risultati in modo omogeneo, cioè nella loro naturale essenza, sfrondandoli per quanto possibile da aspetti che non li riguardano.
Sentiamo poi il bisogno di esaminare distintamente il dato generale europeo rispetto ai dati elettorali emersi dall’insieme delle circoscrizioni italiane.
Il dato ufficiale dei risultati delle Elezioni Europee 2024 è riassumibile nel seguente prospetto.
Ora questi dati ufficiali vanno, secondo noi, anzitutto letti confrontandoli con i risultati delle stesse elezioni del 2019, tenendo comunque presente, ai fini della percentuale, che allora c’erano da eleggere 761 deputati rispetto ai 720 attuali.
Da questi dati possono partire le considerazioni, che ricordiamo sono opinabili, a seconda di chi li legge. A queste noi aggiungiamo le nostre.
Guardando il dato delle variazioni, a noi sembra di poter rilevare che se c’è stato uno spostamento a destra dell’elettorato europeo, questo non è stato così accentuato come si vorrebbe farci credere.
La sinistra (Left) complessivamente in Europa ha perso il 2,7% dei consensi, mentre i socialisti (S&D) hanno ceduto l’1,5% e i Verdi (Green) il 2,4%.
Sono cresciuti di quasi il 2% i popolari del PPE, mentre un consistente calo l’hanno subito i Liberali (RE) con un – 4%. Leggero aumento (0,5%) dei sovranisti della Meloni (ECR), mentre la Lega di Salvini e il RN della Le Pen perdono in Europa il 3,4%.
Alla luce di questi dati, che riguardano complessivamente i 27 paesi dell’Unione Europea a noi sembra difficile dire che la destra ha vinto, dato che i rapporti di forza tra i componenti il futuro Parlamento Europeo sono rimasti sostanzialmente gli stessi, per quanto con accentuazioni nei singoli Stati.
C’è infine da rilevare che l’affluenza alle Elezioni Europee è stata del 51,98%, mentre in Italia ci siamo fermati sotto il 50%.