Fede Galizia al Buonconsiglio di Trento

ARTE

Fortunatamente, quasi allo scadere, siamo riusciti a vedere la Mostra di opere di Fede Galizia, allestita presso il Castello del Buonconsiglio di Trento.Fede Galizia è una pittrice rinascimentale che in tempi non facili per una donna, è riuscita ad imporsi in un’arte quasi esclusivamente maschile.
Superando le pur doverose considerazioni di genere, come pittrice Fede Galizia è figlia del suo tempo, subendo l’influsso dei vari maestri.
Il tema principale della sua attività di pittrice è quello tipico del suo tempo, cioè il tema religioso dove Fede mostra una buona mano nel disegno, mostra mestiere nell’uso del colore, senza comunque alzarsi a vette di eccellenza; sono i temi come la Crocifissione e la Deposizione dalla Croce, che abbiamo visto un po’ ovunque e comunque, e dove, per la concorrenza, emergono solo i grandi maestri.
Ponendoci da un altro punto di vista, potremmo dire che Fede Galizia, buona mano e buon mestiere nei quadri grandi, riesce a livelli di eccellenza in quelli piccoli, nei ritratti e soprattutto nelle nature morte.
Si tratta di una serie di opere, specialmente frutta, che colpiscono per il senso della realtà della vita che emanano, distinguendosi sia dalla pittura di mestiere così come dal più moderno e spesso vitreo iper-realismo.
Saggia scelta degli organizzatori è stata certamente quella di aver distribuito la mostra all’interno del Castello del Buonconsiglio, per cui visitando l’una si visita anche l’altro, del quale, oltre al possente effetto architettonico, sono notevoli gli affreschi murali, così come i soffitti a cassettoni, distribuiti un po’ ovunque.
Una visita nella visita è invece quella della Torre dell’Aquila che caratterizza anche esternamente la struttura del Castello. Con l’aiuto di cuffie, si viene introdotti nella sala centrale dove tutt’attorno si possono ammirare gli affreschi delle varie fasi della vita trentina nei vari mesi dell’anno; le spiegazioni in cuffia, mese per mese, illustrano situazioni di vita agreste sia dei nobili che dei contadini, con le loro attività nel ciclo annuale della natura.
Purtroppo, pèroprio uscendo dal Castello del Buonconsiglio per fare una bella passeggiata nel vivace centro di Trento, si re-incontra la stupidità umana, stavolta pienamente rappresentata da un manifesto no-vax che, facendo una insulsa guerra al green pass, arriva a sbrodolare espressioni come “morte della Costituzione” (sic); noi siamo convinti che questi figuri se solo la Costituzione l’avessero letta, magari con un attimo di attenzione al senso di solidarietà sociale che da esse emana, correrebbero tutti a vaccinarsi.

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