Trovare, anni dopo la sua morte, un inedito (almeno per noi) di Andrea Camilleri, è comunque sempre un’emozione, un piacevole evento che ti riconcilia con la lettura; così, sotto Natale, in libreria ci è capitata tra le mani la raccolta “Il giudice Surra” di Andrea Camilleri, edito dalla Sellerio nel 2023.
Si tratta di una raccolta di tre racconti, il primo dei quali si intitola “Troppi equivoci”; narra dell’incontro tra un tecnico dei telefoni, scapolo, e Anna Zanchi, divorziata, che, per un caso di omonimia viene uccisa, mentre lui viene indagato per l’omicidio; un femminicidio che nel 2023 purtroppo non sempre è stato solo fiction.
Il secondo racconto, dal titolo “Il giudice Surra”, si basa sul significato dialettale del cognome Surra di un giudice che viene mandato a rimettere in funzione un tribunale siciliano, in qualche modo passato sotto il controllo della Fraternità, meglio dire della mafia.
Il giudice Surra, nonostante il cognome che indica un’erba maligna, riesce a far funzionare il tribunale semplicemente facendo il giudice, cioè il suo dovere di giudice, per quanto sottoposto ai mille tentativi di deviarlo dai normali criteri della giustizia.
Il terzo racconto, “Il medaglione”, è invece la storia di un vedovo, Ciccino, che al collo della moglie morta trova il medaglione da lui a suo tempo regalatole, con dentro una foto di una persona che non è la sua, come marito.
C’è pericolo che Ciccino, esasperato per la scoperta di questo tradimento nascosto e durato decenni, si abbandoni a qualche gesto estremo, contro gli altri o contro se stesso; per questo il buon carabiniere, con l’aiuto di un orefice, riesce a inventare una storia che non importa sia vera o no, basta che sia creduta come tale da Ciccino, in modo da placare la sua disperazione.
Come si vede si tratta di trame sempre nuove e sorprendenti, quelle di cui Andrea Camilleri era un magistrale inventore; raccontate comunque con una linearità e semplicità descrittiva che era un po’ il suo timbro narrativo, naturalmente condite, meglio dire insaporite, con gli aromi del suo dialetto siciliano.