L’occasione è stata storica: inaugurare il nuovo Centro Polifunzionale ‘Zagorà” di Zugliano con la prima dello spettacolo della compagnia Teatroinsieme di Zugliano, “Il ladro”.
Anzitutto la struttura con cui l’amministrazione comunale ha finalmente risposto ad una sentita esigenza culturale del paese; in realtà si tratta della palestra scolastica della scuola primaria di Zugliano, ma che con opportune soluzioni tecniche, ma soprattutto con una assoluta eleganza, si può trasformare in teatro, sala per riunioni, concerti e quant’altro può servire alla vita culturale del paese.
Questa struttura, definita ‘Zagorà” che sta per Agorà di Zugliano, è stata inaugurata sabato 18 dicembre. Quasi a sottolineare l’urgenza con cui questa struttura era da tempo sentita in paese, la sera stessa è entrata in funzione con la prima locale del nuovo spettacolo della compagnia Teatroinsieme di Zugliano.
Si tratta della commedia di Angelo Rojo Mirisciotti “Il ladro” che la regista Gabriella Loss ha ‘tradotto’ e adattato dal napoletano.
Pur con qualche legnosità tipica di una prima teatrale, la commedia è risultata piacevole e degna dell’occasione. La vicenda narrata è quella di Tazio, uno sgangherato ladruncolo di professione, che viene sorpreso nottetempo in casa di Elia Sodano, dal quale viene fermato in attesa dell’arrivo dei carabinieri.
Ma è proprio in quel lasso di tempo che in casa Sodano, tra acciacchi e infarti, avviene l’impensabile, anche perché a movimentare la scena interviene l’immancabile portinaia impicciona, Carmela, che rapporta ogni situazione ai film di cui è appassionata divoratrice.
Nel giro della notte, da una parte il signor Sodano viene abbandonato dalla fidanzata Elisa, il cui amore appassionato si può computare con una calcolatrice, mentre dall’altra il ladro Tazio dalla moglie, oltre alla biancheria per il probabile soggiorno in prigione, riceve una lettera con cui dichiara di abbandonarlo per andarsene con un altro meno squattrinato.
Psicologicamente la vicenda gira attorno al ladro che sul piano umano si rivela quel che si dice un povero disgraziato, più vittima che pericolo, tanto che con la complicità di Sodano e Carmela, verrà addirittura sottratto, travestito da donna, all’arresto da parte dei carabinieri, arrivati con il dovuto ritardo.
Insomma il nostro Tazio alla fin fine si rivela per quel che si dice “ladro, ma onesto”, suscitando più la simpatia che la paura delle sue improbabili vittime.
Non manca il finale a sorpresa, che sarebbe un peccato rivelare.
Anche in questa commedia messa in scena da Teatroinsieme di Zugliano, una compagnia amatoriale vicina ai trent’anni di esperienza, si rivela la capacità ormai assodata di offrire allo spettatore alcune ore di spensierato divertimento, ciò che di questi tempi di stupidità televisive, sommersi, come siamo, da valanghe di spot pubblicitari, sta diventando un bene sempre più prezioso, a cui la nuova Zagorà sembra pienamente in grado di rispondere.