La ripartenza di Thienet

EDITOR

Anche per Thienet c’è bisogno di una ripartenza! Non si tratta, si badi bene, di qualcosa del tipo della auspicata ripresa dell’economia italiana, o in senso più largo, della vita sociale verso la ‘normalità’ del periodo pre-pandemia.
Si tratta piuttosto, in termini molto più semplice, di riprendere la messa in on-line di Thienet dopo una lunga pausa; un periodo di silenzio dovuto non certo a mancanza di argomenti da trattare, ma molto più banalmente al caos creato da un trasloco dell’Editor e quindi anche della sede di Thienet.
Informiamo i nostri non molti naviganti che la sede di Thienet dal 24 maggio è ufficialmente in via Santa Rita di Thiene, con lo stesso numero telefonico.
Essendosi Thienet dotato anche della fibra ottica, la navigazione on-line dovrebbe (per prudenza usiamo il condizionale) più sicura e più veloce.
Due sono gli argomenti più importanti che la ripresa di Thienet dovrebbe affrontare.
Da una parte la guerra in Ucraina giunta al 103 giorno; non è più un fatto locale ucraino invaso dalle armate di Putin, ma piuttosto una crisi internazionale che ci coinvolge tutti sia sul piano umanitario che su quello dei possibili pericolosi sviluppi.
L’altro argomento di stretta attualità sono le Elezioni amministrative per l’elezione del Sindaco e del Consiglio Comunale di Thiene.
Senza entrare nel merito esprimendo le nostre opinioni nei riguardi dei 5 candidati Sindaci di Thiene, quello che noi ci auguriamo è che non ci sia uno scadimento culturale della vita cittadina rispetto al decennio del Sindaco Giovanni Casarotto; già tenere le posizioni e la qualità dell’assessore Gabriella Strinati sarebbe un risultato di cui noi ci accontenteremmo; la gestione della Stagione Teatrale e della Biblioteca Civica ci sembrano già oggi di una qualità che vorremmo fosse mantenuta.
Certo, tutto si può cambiare, tutto si può migliorare, ma prima di fare un passo bisogna essere sicuri che sia in meglio, un passo in avanti e non una caduta all’indietro. Non ci nascondiamo che su questo, visto il panorama elettorale, in noi c’è un qualche timore.
Non voteremo, e lo dichiariamo apertamente, i 5 referendum sulla giustizia; non per una posizione critica ni confronti di chi li ha chiesti, ma semplicemente perché non ci sentiamo in grado di fare scelte che esulano dalle nostre conoscenze e competenze.
Senza fare facili promesse, per quanto dettate da buone intenzioni, ci proponiamo di dare a Thienet una cadenza settimanale con cui cercare di seguire con le nostre opinioni, come recita il sottotitolo,”la cultura a Thiene e dintorni”.

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