Come abbiamo già detto, tentiamo qui di prendere in considerazione i risultati delle Elezioni per il rinnovo del Parla-mento Europeo del 2024, a seconda dei significati che hanno assunto anche localmente.
Il caso più eclatante è quello della Francia dove il Rassemblement National di Marine Le Pen ha raggiunto il 31,37% dei consensi; tanto da spingere il presidente Macron a sciogliere il Parlamento e indire nuove elezioni per il 30 giugno. È un dato che va interpretato politicamente e che, secondo noi, si spiega come rifiuto da parte dei francesi della politica guerrafondaia di Macron nei confronti della guerra tra Ucraina e Russi. Come dire, con la guerra non scherziamo!
Per quanto più in specifico riguarda l’Italia, partiamo come sempre dai dati ufficiali, confrontandoli con quelli delle elezioni europee del 2019
…………… % 2019…………% 2024……….% variazione
FDI……………6,4…………..28,8………….+ 22,4
PD …………..22,7…………. 24,1…………+ 1,7
M5S…………..17,1………….. 9,9………….- 7,2
FI ……………8,8………….. 9,6………….+ 0,8
Lega………….34,3………….. 9,0………….- 25,4
Verdi …………1,8………………………
…………………………….. 6,8………….+ 2,7
Sinistra……….2,3…………..
Sono risultati che, secondo noi, nel complesso confermano i dati delle ultime elezioni politiche che hanno portato alla formazione del governo Meloni. Indubbia la rilevanza del risultato pro Meloni, così come è altrettanto indubbia la debacle della Lega di Salvini, non votata neanche da Bossi.
Prosegue l’assottigliamento del Movimento 5 Stelle, mentre per il centro sinistra c’è da fare un discorso più artico-lato. Tiene il Pd che aumenta il dato delle politiche.
Un insegnamento, se lo volessimo apprendere, ci viene dalla sinistra che, alleandosi coi Verdi, ha superato la soglia del 4%, ciò che invece non è riuscito ai ‘furbi’ di turno, come Renzi, Bonino e Calenda che, restando disuniti, hanno disperso qualcosa come più del 7% dei voti degli italiani. Resta comunque il fatto che noi non abbiamo gradito la scelta dell’uso strumentale della scheda elettorale europea per dare l’immunità parlamentare a Ilaria Salis.
Non ci ha stupito più di tanto il fatto che, beffando la par condicio mediatica e con l’ossessivo “scrivete Georgia”, la premier, capolista in tutte le circoscrizioni italiane, abbia raccolto qualcosa come due milioni e trecentomila preferenze; d’altronde siamo sempre il paese (e la regione) che va a comprare l’inesistente Cacao Meravigliao, come dimostrano le 5 cento mila preferenze a Vannacci che ha impunemente invitato a votare con il segno della decima.
Più preoccupante è invece, secondo noi il fatto che l’affluenza alle urne per le europee in Italia non abbia raggiunto il 50%, mentre per le amministrative è arrivata al 60%; come dire che almeno il 10%, pur andando al seggio, ha rifiutato la scheda per le elezioni europee.