Matteo Renzi: crisi di governo in piena pandemia!

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15.774 nuovi casi riscontrati di coronavirus, 507 decessi, mentre per i medici morti in servizio nel tentativo di combattere la pandemia siamo arrivati a 237; questo il tragico, ma purtroppo quotidiano bollettino di ieri 13 gennaio sull’andamento di questo terribile contagio in Italia.
Più volte, come Thienet, abbiamo ripetuto che di fronte alla drammaticità della situazione, sarebbe auspicabile da parte di tutti, anzitutto una piena consapevolezza del pericolo e quindi la corresponsabilità nel tentativo di arginarla attraverso una linea di interventi concordati, sospendendo per il tempo necessario lo stucchevole gioco maggioranza/opposizione. Ci siamo illusi! L’opposizione è venuta dall’interno della stessa maggioranza, condizionata dal manipolo di Renzi.
Negli Usa il presidente Trump, di fronte ad una situazione pandemica più grave che in tutto il mondo, non ha trovato di meglio che aizzare i suoi fanatici ad invadere Capitol Hill per impedire la proclamazione ufficiale di Joe Biden a presidente Usa democraticamente eletto; per questo ha avuto un secondo impeachment.
Da noi invece, Matteo Renzi irresponsabilmente non ha trovato di meglio che provocare una finta crisi di governo, ritirando le due ministre della sua formazione partitica.
Un atto che, fatto in questo momento delicato della vita nazionale, noi consideriamo di assoluto disprezzo verso tutto quello che come cittadini stiamo soffrendo e pagando in quest’ultimo anno per combatte una pandemia che sta distruggendoci sul piano sia economico-sociale che su quello personale e famigliare.
Se Matteo Renzi, invece di giocare con le dotte metafore, criticando tutto e tutti, avesse veramente qualcosa di valido e determinante da proporre per combattere la battaglia in corso, perché invece di sconquassare un governo già in grande affanno di suo, non si pone in un atteggiamento di aiuto e di collaborazione, magari con un po’ di umiltà, per aiutare a superare le difficoltà? Le sue ministre, che fino a ieri erano dentro la stanza dei bottoni, perché non hanno proposto quelle soluzioni che adesso bisognerà ricercare comunque, anche senza di loro?
Quello che in questo momento ci offende come cittadini è che Matteo Renzi, con l’alterigia e la supponenza che lo caratterizza come personaggio politico, quando le cose, come dimostrano i bollettini quotidiani, non vanno bene, invece di unirsi e contribuire allo sforzo comune, si sfili per fini politici innominabili anche se ben individuabili.
Lui, Matteo Renzi, da premier, è riuscito a rovinare la scuola italiana, in nome della sua “buona scuola” che oggi purtroppo ci ritroviamo. Matteo Renzi è quello che ha liberalizzato il diritto di licenziare anche senza giusta causa, quello che, obnubilato dalla sete di potere, voleva cambiare perfino la Costituzione, ricevendo in faccia la sberla del referendum.

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