Nereo Quagliato in Basilica Palladiana

ARTE

Credevamo di visitare una mostra e invece, per molti aspetti, abbiamo vissuto un evento culturale di particolare significato ed interesse; stiamo parlando della Mostra che in Basilica Palladiana a Vicenza, raccoglie una ventina di opere dello scultore vicentino Nereo Quagliato.
Cominciamo allora dalle opere: si tratta di sculture in terracotta o in legno , con figure umane più suggerite che rappresentate, alcune delle quali, secondo noi, di grande efficacia artistica, secondo lo stile di fine del secolo scorso che tendeva a ridurre la figura umana alla sua essenzialità formale, per cercare di cogliere i sentimenti che ne pervadono l’animo.
Due in particolare le opere che ci hanno colpito: la freschezza giovanile dell’Adolescente e l’intensità espressiva del Ragazzo Berbero dentro i cui occhi vuoti possiamo benissimo vederci un mondo.
Una costante che abbiamo colto è che, almeno nelle venti opere in Mostra, non esiste il sorriso; ci sono varie espressioni, pensosità, riserbo, passione, l’estasi della madre che alza al cielo il suo neonato, ma mai la gioia, come se questa fosse una dimensione sconosciuta allo scultore.
Ma cosa ha fatto di questa visita un entusiasmante evento culturale? Cominciamo col dire che con noi c’era Gian Stupiggia che negli anni ’50 era stato compagno di studi di Nereo Quagliato alla Scuola di Arti e Mestieri di Vicenza e che quindi ha potuto inquadrarci la sua figura agli inizi del suo percorso artistico.
Durante la visita alla Mostra abbiamo poi incontrato un personaggio, Armando Peressoni, che in altri tempi sarebbe stato definito un ‘mecenate’, uno cioè che nel tempo ha raccolto queste e molte altre opere di Nereo Quagliato e che ora, perché non vadano disperse fra i vari mercanti d’arte, ha deciso di regalarle al Comune di Vicenza perché restino in città; dove, nel prossimo ottobre, si inaugurerà una ricca raccolta delle opere dello scultore vicentino allestita in una sala espositiva permanente presso uno dei palazzi della città, palazzo Thiene, mettendo le opere di Quagliato accanto a quelle di Martini, Giordani ed altri artisti del secolo scorso.
Con la sua amabile loquela Armando Perressoni ci ha pazientemente raccontato i suoi rapporti personali di amicizia con Nereo Quagliato, da lui seguito nella sua evoluzione artistica e aiutato da vero mecenate rinascimentale, fino a raccoglierne, oltre alle opere, anche il testamento e il terribile dubbio esistenziale, uno shakespeariano “Essere o non essere”, che nel 2012 lo portò al suicidio.
Se infine aggiungiamo che nella nostra visita abbiamo avuto la fortuna di incontrare anche il giornalista Antonio Di Lorenzo, autore delle note a corredo della Mostra, e Franca Miotti che ben ci ricorda l’opera ‘L’adolescente’ per cui a suo tempo aveva posato, si potrà capire perché abbiamo definito questa visita alla Mostra di Nereo Quagliato in Basilica Palladia a Vicenza, un entusiasmante evento culturale.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *