Operazioni baciate

SCAFFALE

“Operazioni baciate” è il titolo di un romanzo uscito recentemente, edito da Bookabook, di cui è autrice Francesca Berto; si tratta di un volume di quasi cinquecento pagine, un’opera prima, ambientata nel mondo della borghesia industriale e finanziaria nel nord-est, dove quotidianamente il principio del ‘business is business’ cozza contro il mondo delle relazioni umane basate su sentimenti ed affetti, tra cui, naturalmente, l’amore; un contrasto sottilmente sotteso già nella scelta del termine tecnico “operazioni baciate”, come titolo del romanzo.
È in questo ambiente che si muove la protagonista del romanzo, Clara, una donna che potremmo definire sospesa sul piano dei sentimenti, ma decisamente più executive come donna in carriera, la quale cerca di salvare l’azienda in cui svolge il ruolo determinante di amministratrice delegata.
All’interno dell’azienda Clara vive una situazione conflittuale a causa di una precedente relazione non solo finita dopo una lunga convivenza, ma anche incancrenitasi, con Thomas, uno dei figli del proprietario dell’impresa.
Tutto preso dal tentativo di estromettere Clara dalla gestione dell’azienda, Thomas, con il padre e il fratello, finirà per cadere nella trappola delle “operazioni baciate” che stanno al fondo dello scandalo della Banca Popolare Vicentina, il cui fallimento ha portato ad una disastrosa rovina migliaia di risparmiatori oltre che molte imprese.
Avendo, attraverso relazioni personali tipiche del suo entourage, intravisto il pericolo incombente, Clara riesce a salvare l’azienda ricorrendo ad un finanziatore tedesco; questi, con un’operazione a sorpresa, subentra con il suo capitale alla quota di partecipazione maggioritaria che la famiglia proprietaria ha visto volatizzarsi con, appunto, le operazioni baciate, venendo così disastrosamente coinvolta nel fallimento della banca.
È in questo modo che il rapporto di reciproco odio a cui era ormai arrivata la relazione tra Clara e Thomas, degenera ulteriormente con l’umiliazione del secondo che si vede portar via l’azienda di famiglia dalla donna che da essa lui aveva caparbiamente tentato di estromettere.
Una relazione in cui l’amore si trasforma in un sentimento di odio profondo e reciproco, sembra quindi essere il leitmotiv di questo primo romanzo di Francesca Berto, intersecandosi con gli aspetti tecnici e professionali del mondo dei manager d’azienda, dove gli interessi spesso portano a forme di spietato cannibalismo.
È un mondo che l’autrice sembra ben conoscere, addentrandosi con spigliata sicurezza nelle sue dinamiche, e creando spesso quella suspense che tiene il lettore legato alla pagina.

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