[Nella foto, padre Favretto con i ragazzi del primo Oratorio a Somoto nel 1950]
È in questi giorni in Italia, fra l’altro bloccato a Roma da problemi di pandemia, il padre Cornelio Alfaro Tinoco, incaricato come vice-postulatore per la causa di beatificazione di don Raffaello Favretto (in Nicaragua diventato Rafael Fabretto), originario del veneziano, ma che ha studiato in seminario dalle nostre parti, prima al “Barcon” di Thiene, e poi dai Salesiani.
Padre Cornelio Alfaro Tinoco, oltre che per le sue capacità personali, probabilmente è stato scelto come vice-postulatore soprattutto perché è uno dei tanti ragazzi a cui padre Fabretto ha dedicato l’intera vita per toglierli dalla strada, dar loro un’educazione e un mestiere e inserirli nella vita.
Il vice-postulatore padre Tinoco è infatti nato in Nicaragua, a Jnotega nel 1960, e dai 5 ai 15 anni ha studiato in una delle comunità create in quel paese da padre Raffaello Fabretto.
Studente-lavoratore, si è poi laureato in spagnolo, e attualmente insegna all’università nicaraguense di Eseli, attività momentaneamente sospesa per svolgere l’incarico di vice-postulatore nella causa di beatificazione del suo benefattore, padre Rafael Fabretto, di cui in questi giorni ricorre il centenario della nascita.
Per più di 60 anni padre Rafaello Fabretto ha curato le relazioni interne alle comunità del Nicaragua nel tentativo di dare una speranza e un miglior futuro ai giovani, soprattutto ai più poveri.
Oggi quella che in Nicaragua chiamano l’Organizzazione Fabretto aiuta oltre 40 mila giovani in 9 centri educativi da lui creati e in oltre 400 scuole pubbliche locali.
Quello attuato nei centri di padre Fabretto è definito un metodo olistico, in base al quale, leggiamo, “noi crediamo nel potere dell’educazione per mettere i ragazzi – i futuri leader del Nicaragua – in grado di spezzare il ciclo della povertà. Il nostro approccio olistico all’educazione coinvolge l’intera comunità; insieme, con l’aiuto dei genitori, insegnanti, leader locali e sostenitori, stiamo trasformando il futuro della gioventù del Nicaragua”.
Basandosi sulla fiducia che viene loro dalla figura di padre Fabretto, morto nel 1990, in Nicaragua si sogna “un paese in cui tutti i bambini e gli adolescenti abbiano significative opportunità per crescere ed apprendere, in comunità che offrano accesso ad una educazione di qualità in modo che tutti possano sviluppare tutte le loro potenzialità”.
A Roma padre Cornelio Alfaro Tinoco spera di poter essere ricevuto da Papa Francesco, particolarmente sensibile ai problemi della gioventù del Sud America, anche per un suo sostegno alla causa di beatificazione di padre Rafael Fabretto.