Sono tra noi!

ATTUALITÀ

Credevamo che fosse solo roba da tv, distante da noi; invece sono qui tra noi, dobbiamo tristemente prenderne atto.
Stiamo parlando del gravissimo episodio dell’offensivo volantino appeso da qualcuno sulla bacheca dell’Anpi a Torrebelvicino. Vi si legge:
“27 gennaio Giornata della Memoria. Ricordiamoci di riaprire i forni: ebrei rom sinti froci negri comunisti.” La chiusura “Ingresso libero” è sarcastica, mentre la firma “SS Vi”, con tanto di svastica cerchiata in rosso, toglie ogni possibile dubbio su come politicamente la pensa l’autore.

Fa davvero impressione l’accuratezza con cui questo manifesto è stato stilato, non solo per lo stile, le parole e i concetti che il testo implica, ma anche per i caratteri runici, tipici della stampa propagandistica neo-nazista.
L’aberrazione provocatoria secondo cui il Giorno della Memoria dovrebbe servire per ricordarci di “riaprire i forni” crematori, denota un modo di pensare con cui sostanzialmente si approva quanto è avvenuto nei lager nazisti, dove le vittime da eliminare sono puntualmente elencate: ”ebrei, rom, sinti, froci, negri, comunisti”. E i gialli? Ci vien da chiedere a questo fantomatico figuro che non osiamo definire.
Quello che ci turba è che questa persona è qui tra noi, anche se non possiamo affermare che debba per forza essere di Torrebelvicino; un Comune questo, comunque, che la Storia ci insegna quanto sia stato attivo nella lotta anti-fascista della Resistenza e che ha avuto delle vittime tra i suoi partigiani combattenti.
Come cittadini democratici abitanti nella zona, da sempre attivi nel ricordare la Resistenza, che ci ha dato, come portato storico, la Costituzione, c’è quindi da chiedersi in cosa abbiamo sbagliato se alla fine ci troviamo in casa questo tipo di assurde, aberranti deviazioni storiche all’insegna del revisionismo o del negazionismo, dietro alle quali oggi non è difficile scorgere il nazionalismo dei sovranisti.
Così come siamo stati fortemente colpiti dal recente 36° Rapporto 2020 dell’Eurispes da cui risulta che in Italia dal 2004 ad oggi la percentuale di quanti negano che ci sia stata la Shoah è salita dal 2,7 al 15,6%.
Benito Mussolini, poi, sempre secondo questo rapporto, per quasi il 20% degli italiani (1 su 5) sarebbe stato un “grande leader che ha solo commesso qualche sbaglio”, magari inezie del tipo portare l’Italia nel disastro della guerra, interpretiamo noi; i quali italiani per il 14,3% “non sono fascisti ma amano le personalità forti”.
Ancora, per il 61,7% degli italiani “i recenti episodi di antisemitismo sono casi isolati, che non sono indice di un reale problema di antisemitismo nel nostro paese”, mentre per il 37,2% si tratterebbe di “bravate messe in atto per provocazione o per scherzo”; insomma roba da holigan degli stadi.
A questo punto non possiamo più auto-consolarci con un “mala tempora currunt!”; c’è per tutti i cittadini democratici, ognuno per la sua parte, qualcosa da fare, senza aspettare ancora. Da parte nostra abbiamo già indicato il compito attuare pienamente e far rispettare la Costituzione, insomma una nuova Resistenza democratica.

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