Con il cambio di Amministrazione Comunale c’era una certa aspettativa relativamente alla prossima Stagione Teatrale Thienese 2022-23, giunta alla 42^ edizione, presentata ufficialmente giovedì 6 ottobre.
Premessa la considerazione che le opere teatrali bisogna vederle e giudicarle sul palcoscenico e non sulla carta, la nostra prima impressione, tutta personale, di chi comunque si è fatto tutte le 41 stagioni precedenti, è che non si sia partiti col piede giusto; ci spieghiamo.
I primi tre spettacoli in programma hanno un limite che noi siamo stanchi di dover accettare: si tratta di rifacimenti, di opere “liberamente tratte” da opere di altri.
Se dobbiamo parlare di Amleto, c’è da secoli il capolavoro shakespeariano; mettiamo in scena l’originale, senza dover ricorre ad un ‘Hamlet” liberamente tratto…” che ci spieghi l’attualità del principe triste.
Il secondo spettacolo è una messa in scena di uno spettacolo di Johnny Dorelli di 30 anni fa, e passi! Contiamo sulla simpatia. Ma come si fa a chiudere Ezra Pound in gabbia, costruendo uno spettacolo ‘liberamente tratto’ dalla sua enciclopedica opera. Ezra Pound è difficile sezionarlo per ricavarne uno spettacolo comunque parziale, bisogna conoscerlo nella totalità della sua vita e della sua opera.
Per il resto della Stagione, almeno sulla carta, si tratta di buone proposte, con un buon mix di classico e moderno, a cominciare da “La signora del martedì” di Massimo Carlotto, con Giuliana De Sio.
Sarà poi interessante vedere due big come Umberto Orsini e Franco Branciaroli in “Pour un oui ou pour un non” di Nathalie Sarraute.
Carlo Goldoni, come d’obbligo, sarà presente con “La bottega del caffè” interpretato da Michele Placido, mentre aspettiamo con ansia Milena Vukotic nel pirandelliano “Così è (se vi pare)”.
Ci vuole comunque coraggio per ripresentare “Coppia aperta quasi spalancata” legata al ricordo di Dario Fo e Franca Rame, mentre rivedremo con piacere il “Cyrano de Bergerac”, forse l’opera più rappresentata al Comunale di Thiene.
Ci interessa infine vedere “L’attesa” di Remo Binosi, per la regia di Michele Cescon, che non conosciamo, opera con cui, incrociando le dita, si conclude la Stagione Thienese.
Ricco il programma anche degli spettacoli “fuori abbonamento”, con in particolare la presenza di Anna Zago e la Lydian Sound Orchestra, mentre Marco Paolini ci riporterà fra i nostri “Antenati”.
Non conoscendo i criteri con i quali viene fatta la scelta tra gli spettacoli in cartellone e quelli fuori abbonamento, ci limitiamo ad osservare che da parte nostra avremmo preferito avere gli spettacoli con Anna Zago e Marco Paolini tra i dieci della Stagione Teatrale Thienese.