Thienet 23: noi continuiamo a sognare!

EDITOR

È ormai consolidata tradizione che il 17 gennaio, oltre che venerare San Antonio Abate e celebrare il ‘Giorno della Pizza’, più timidamente si festeggi anche l’anniversario della messa on-line di Thienet avvenuta esattamente 23 anni fa; una ricorrenza quest’ultima che per noi ha un particolare significato e che, come ogni anno, ci serve per fare il punto della situazione in cui vive il nostro giornale.

Un giornale che al navigante non costa niente, che uno visita solo se e quando vuole, che non lo assilla con annunci pubblicitari, che esce in modo non sempre regolare, ma soprattutto che dichiaratamente dà una informazione parziale.
Parziale, non solo perché non riesce al coprire al completo il panorama dell’informazione culturale thienese, ma anche perché volutamente di parte, rispecchiando le idee e i gusti di una persona, l’Editor o comunque di chi scrive, per quanto ci si dichiari sempre pronti a confrontare la propria opinione con quella di altri; è la struttura stessa di Thienet, recentemente rinnovata, che dà la possibilità a chiunque ad esprimere liberamente e civilmente, in un apposito spazio alla fine di ogni articolo, il proprio consenso o dissenso.
Non solo, ma Thienet offre anche la possibilità di proporre all’Editor qualche argomento che si pensa possa essere di interesse anche per altri, cioè di ‘fare’ informazione; basta spedire a Thienet via mail, articoli da 50 righe, possibilmente con una foto; assicuriamo che, entro i limiti della netiquette, la pubblicazione è assicurata e gratuita.
Quest’ultima è una opportunità di fare informazione non ancora entrata nella pratica comune, ma che sarebbe avveniristica se è vero che stiamo andando verso forme di self-media, in cui cioè la persona non solo riceve ma anche trasmette informazioni su quanto ritiene utile far conoscere agli altri.
A ben guardare, è lo stesso attuale uso comune e quotidiano, a volte ossessivo, del cellulare che sembra andare nella direzione di una presa individuale di possesso del diritto dell’informazione. Nel nostro immediato futuro ci sarebbe quindi sempre più la possibilità di ricevere informazioni, elaborarle personalmente come opinioni e quindi comunicarle agli altri; già oggi, senza andare dover alla massificazione dei social, quando in rete troviamo qualcosa di interessante, spesso sentiamo il bisogno di “girarlo” ad altri.
Facciamo un esempio; ad uno spettacolo della Stagione Teatrale al Comunale di Thiene, nelle tre serate, partecipa in media un migliaio di spettatori; ognuno di questi vive individualmente una sua emozione e ne ricava una propria personale impressione, positiva o negativa; proviamo pensare che arricchimento culturale potrebbe risultare da una circuitazione delle varie personali impressioni ricevute, senza dover far riferimento solo alle recensioni giornalistiche; impareremmo che dalla poltrona del Comunale mille persone diverse assistono allo stesso spettacolo, ma lo vivono in mille modi diversi, che restano dentro di noi, magari cercando conferme altrove: e se trovassimo il modo di comunicarli agli altri?
Come si vede, il 23 anniversario di Thienet ci dà lo spunto di guardare non al passato, di cui comunque siamo orgogliosi, ma al futuro più o meno immediato della comunicazione sociale.
D’altronde, quando 23 anni fa, con l’Internet allora agli inizi, abbiamo cominciato a fare la nostra rivista “sulla cultura a Thiene e dintorni”, la situazione attuale, con la capillare diffusione della Web e dei social, ci sarebbe certamente sembrata un sogno avveniristico; ebbene noi di Thienet, 23 anni dopo, continuiamo ancora a sognare!

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