[Foto di Giuseppe Santamaria]
E’ iniziata all’insegna del grande spettacolo la 45^ Stagione Teatrale Thienese; recentemente infatti al Comunale di Thiene è andata in scena la commedia di Carlo Goldoni “La vedova scaltra” per la regia di Giancarlo Marinelli e con Caterina Murino come protagonista.
La vicenda narrata è quella di una vedova veneziana, Rosaura, impegnata a scegliersi un nuovo marito, dibattendosi tra quattro pretendenti, un italiano, un inglese, un francese e uno spagnolo (nelle barzellette sarebbe immancabile un tedesco) che con la mediazione non interessata di Arlecchino, sempre pronto a tendere la mano per ricevere i bezzi, fanno la spola per entrare nelle grazie della bella vedova.
Rosaura, con una sottile arguzia degna della miglior psicologia femminile, complice il carnevale e il gioco delle maschere, svela le mire non disinteressate dei vari pretendenti, e alla fine premia il perdente, naturalmente un conte italiano, che non ha nulla da offrirle se non l’amore.
La bravura del regista è stata quella di condurre questo complicato intreccio con sufficiente naturalezza, anche se noi, abituati ai ritmi televisivi o cinematografici, abbiamo notato una qualche caduta di ritmo.
Ma forse il merito maggiore è di aver presentato una commedia goldoniana non con la solita atmosfera settecentesca dei cicisbei, delle trine e dei merletti; quello sulla scena ci è parso un Goldoni moderno, psicologicamente attuale, con costumi e un gioco scenico perfettamente coerenti con la vicenda trattata.
Un esempio: Arlecchino aveva si un costume fatto di ritagli, ma la loro tonalità non era quella solita vistosa e colorata della maschera tradizionale.
Me se un dramma lo si misura soprattutto dalla recitazione, possiamo dire che la regia ha saputo caratterizzare la recitazione de vari personaggi senza scadere nel macchiettistico, mentre risalta per forza espressiva la protagonista Rosaura, padrona della scena e del gioco scenico; una recitazione assolutamente moderna e attuale.