Con l’avvicinarsi dell’autunno arriva anche, puntuale, la Stagione Teatrale Thienese che quest’anno è arrivata alla 45^ edizione. E come ogni anno, da vecchi abbonati, dobbiamo partire da una considerazione e cioè che, al di là dei lustrini delle presentazioni, la validità di uno spettacolo si vede di fatto sul palcoscenico e non sulla carta, sulla quale si possono dare informazioni organizzative.
Comunque la 45^ Stagione Teatrale Thienese comincia l’11 novembre presentando per tre serate al Teatro Comunale lo spettacolo “La vedova scaltra” di Carlo Goldoni.
Già qui affrontiamo un discorso che da anni andiamo ripetendo fino alla noia: di uno spettacolo ci disturba leggere che si tratta di un “adattamento” come recitano troppo spesso le note esplicative; ci chiediamo perché non si metta in scena l’originale.
La parola adattamento, almeno sulla carta scompare nel secondo spettacolo, “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde che va in scena, sempre per tre serate, il 25 novembre; qui già il titolo nell’originale “The importance of being earnest” (letteralmente “l’importanza di essere onesti”) ormai per tradizione tira in ballo questo Ernesto giocando su una assonanza col nome di un personaggio.
Si prosegue martedì 9 dicembre con “Il birraio di Preston” “tratto” dal romanzo di Andrea Camilleri; siamo curiosi di vedere come il romanzo, che abbiamo gustato, verrà trasposto sul palcoscenico, anche considerando che Camilleri era anche uomo di teatro.
“Magnifica presenza” si intitola lo spettacolo che andrà in scena il 16 dicembre; si tratta, leggiamo, di un “adattamento scenico” di un successo cinematografico del regista Ferzan Ozpetek. Sospendiamo il giudizio in attesa di vedere l’esito di questo confronto teatro-cinema.
Anna Valle ci darà il benvenuto del 2026 con uno spettacolo dal titolo “Scandalo” ambientato nel mondo letterario romano; non è una nuova presenza al Comunale di Thiene e l’aspettiamo perché in precedenza come attrice l’abbiamo apprezzata.
Carnevale col botto! Il 3 febbraio arriva al Comunale addirittura il “Riccardo III” di William Shakespeare; peccato che subito ci avvisano che si tratta di una “riduzione e adattamento”; incrociamo le dita!
Nulla sappiamo, per nostri limiti, e nulla possiamo dire, oltre alle note di presentazione, dello spettacolo “Tutti gli uomini che non sono. Storia vera di una falsa identità” di e con Paolo Calabresi che andrà in scena al Comunale il 24 febbraio 2026.
Ormai siamo in marzo e il martedì 10 sarà presentato lo spettacolo “Rumori fuori scena” di Michael Frayn che ci assicurano è una “irresistibile e pluripremiata commedia inglese”; con qualche atavica riserva per lo humour inglese, la aspettiamo con ansia.
Ci fa piacere il ritorno di Giorgio Gaber al Comunale, dove da vivo lo abbiamo visto più volte e che ci sarà proposto da Neri Marcorè nello spettacolo “Gaber – Mi fa male il mondo” di Giorgio Gaber e Sergio Luporini, per la regia di Giorgio Gallione. Siamo estremamente curiosi di vedere come, a distanza ormai di qualche decennio, sia ancora attuale la satira graffiante di Giorgio Gaber.
Ai nostri studi universitari di letteratura americana ci riporta l’ultimo spettacolo della 45^ Stagione Teatrale Thienese; si tratta di un classico del teatro americano “Lungo viaggio verso la notte” di Eugene O’Neil che nelle note ci viene presentato come un “adattamento” ma nel contempo con la garanzia di Gabriele Lavia che ne è anche regista.
Resta da parlare dei due fuori-abbonamento, che sono “Piccole Donne” il 7 gennaio, anche qui un “adattamento” del Romanzo di Louisa May Alcott, e lo spettacolo “Feste” di Familie Floz con la regia di Michael Vogel, rappresentato domenica 29 marzo.