Sentiamo sempre di più l’urgenza di chiarire una volta per tutte che la nostra ferma condanna di quanto sta succedendo a Gaza ad opera dell’esercito israeliano, è tutto fuorché… antisemitismo, come strumentalmente sostiene la propaganda di Benjamin Netanyahu e del suo governo.
Per chiarire bene questo concetto, c’è anzitutto da sgombrare il campo della discussione: noi condanniamo fermamente il rapimento e la tenuta come ostaggi di un centinaio di giovani da parte di Hamas; si tratta di un’azione terroristica che li esclude da ogni diritto e da ogni nostra considerazione se prima non liberano gli ostaggi inumanamente ancora detenuti.
Detto questo, noi siamo tra quelli che da sempre inorridiscono di fronte alla Shoah, alla persecuzione degli ebrei, alle leggi razziali italiane, ai lager tedeschi, ai forni crematori; consideriamo Hitler e chi con lui ha collaborato al genocidio come aberrazioni inumane della Storia che nulla hanno a che fare con la nostra civiltà.
E dato che abbiamo condannato il genocidio degli ebrei, allo stesso modo e con la stessa convinzione condanniamo il genocidio dei palestinesi della striscia di Gaza, con i tg che quotidianamente ci ripropongono immagini di cumuli di macerie, comprese scuole e ospedali, con donne che piangono i figli morti avvolti in sudari bianchi o tengono in braccio bambini denutriti, che ci ricordano quelli dei lager tedeschi.
Mentre stiamo pranzando ci fa orrore dover assistere alla ressa dei bambini che con le pentole in mano aspettano un po’ di cibo, mentre il commentatore ci dice che il governo israeliano di Benjamin Netanyahu blocca persino gli aiuti umanitari, e ci dà conto delle decine di civili che ogni giorno muoiono per la guerra che di fatto non è più contro Hamas ma contro la popolazione di Gaza.
Noi ci chiediamo che differenza ci sia tra la ‘soluzione finale’ di Hitler del problema ebraico e l’intenzione di Netanyahu di sgomberare forzatamente tutta la popolazione di Gaza, magari per farvi costruire il resort turistico prospettato da Trump.
Essere umanamente contro tutto questo è lungi dall’essere antisemiti, perché la nostra condanna totale non è contro gli ebrei, di cui rispettiamo la religione e la civiltà sviluppata nei secoli, ma contro il governo guidato da Benjamin Netanyahu che sta infliggendo ai palestinesi di Gaza le stesse sofferenze inumane che gli ebrei hanno subito da parte dei nazi-fascisti.
Val forse la pena di ricordare che nel 1948 l’Onu aveva assegnato a Israele un ben delimitato territorio, e che da allora, in totale spregio dell’Onu, Israele ha allargato militarmente tale territorio a scapito dei palestinesi; basti pensare al fenomeno dei coloni israeliani insediatisi in territori illegalmente occupati.
Va da sé che come condanniamo quanto i soldati di Israele stanno facendo a Gaza, allo stesso modo siamo contro ogni forma di violenza che ovunque scaturisca da forme di antisemitismo.