Il ritratto notturno

SCAFFALE

“Il ritratto notturno” di Laura Morelli, edito dalla Piemme, è un romanzo di piacevole lettura, con una storia interessante e quel pizzico di suspense che serve.La trama in qualche modo intreccia più storie. La prima è quella, siamo nel 1490, di Cecilia Gallerani una sedicenne che al convento preferisce la corte milanese di Ludovico il Moro, di cui diventa concubina e da cui ha un figlio.
Cecilia è abile nella recitazione di versi e gira attorno al gruppo di artisti di corte, che include anche Leonardo da Vinci; il quale, mentre cerca di convincere il Moro a commissionargli le sue ingegnose macchine da guerra, si diletta in pittura e, con Cecilia come modella, dipinge il famoso quadro “La dama con l’ermellino”.
Le aspirazioni di Cecilia a divenire signora di Milano, sposando Ludovico, si infrangono di fronte al matrimonio del granduca con Beatrice d’Este.
Cinquecento anni dopo, nell’ambito della Seconda Guerra mondiale, da una parte i nazisti cercano di depredare le opere d’arte di proprietà degli ebrei, per fare un museo degno del millennio hitleriano, mentre speciali forze degli alleati sono appositamente impegnate a recuperare il patrimonio artistico rubato dai nazisti.
In questo ambito si svolge la vicenda di Edith, una ragazza tedesca di Monaco, di professione curatrice museale, che viene incaricata dal capo nazista Hans Frank, il “macellaio della Polonia” a schedare il materiale artistico sottratto agli ebrei, tra cui appunto “la dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci.
Edith ha lasciato a Monaco il padre bisognoso di cure e in Polonia spera di incontrare il fidanzato, che più tardi saprà essere morto in battaglia.
Nasce in lei una crisi di coscienza, dato che anche la catalogazione delle opere fa parte di quel grande furto di cui si sente anche lei colpevole; tanto che ad un certo punto comincia a passare informazioni sul suo lavoro alle spie polacche.
Un terzo filone è quello della storia d’amore incompiuta tra Edith e il soldato americano, Dominic, che con la compagnia dei cosiddetti Monuments, è impegnato nel recupero delle opere d’arte rubate dai nazisti. Sarà lui alla fine a salvare e recuperare “La dama con l’ermellino”, ottenendo la gratitudine di Edith; ma, missione compiuta, il nostro Dominic pensa solo a tornare a casa dalla moglie e dalla figlia.
Un finale quindi in cui confluiscono tre vicende che si sono mosse e sviluppate su ambiti diversi nel tempo e nello spazio, al centro del quale c’è il capolavoro artistico di Leonardo da Vinci.

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