Alla ipocrisia di questo governo Meloni evidentemente non c’è limite né senso del pudore; basterebbe guardare lo spot governativo sull’evasione fiscale che, loro, si permettono di mandare in onda in queste settimane.
A urtare le persone oneste non è tanto il tipo sbruffone che ordina ostriche e champagne, tanto “paga lui!”, quanto più l’annuncio trionfalistico, debitamente sottolineato, secondo cui da oggi tutto questo è ‘b-l-o-c-c-a-t-o”, con due finanzieri che aspettano l’evasore consumatore a sbafo di ostriche e champagne.
Ora, sia ben chiaro, vista l’entità raggiunta dal fenomeno dell’evasione fiscale in Italia, è difficile pensare che la Guardia di Finanza abbia le forze sufficienti per riuscire a contrastarlo efficacemene, per cui noi semplicemente ci sentiamo in dovere di ringraziare i finanzieri per quello che comunque riescono a fare per contrastare lo scandaloso fenomeno.
Ma c’è qualcuno forse, ci chiediamo, che pensa che l’evasore dello spot di oscena propaganda governativa debba in qualche modo preoccuparsi per essere bloccato, soprattutto di fronte ai venti condoni fiscali concessi in due anni di governo Meloni?
Ormai sembra abbiano condonato tutto il condonabile pregresso, per cui ora si rivolgono a condonare anche l’evasione futura, non si sa mai, con il concordato fiscale; dove, lungi dall’idea che uno debba pagare quel che deve, come tutti noi, ma solo, e se vuole, quello che concorda di pagare con lo Stato, … insomma un condono preventivo sulla evasione fiscale dei prossimi due anni.
Una misura, quella del concordato fiscale scaduto il 31 ottobre, sostanzialmente fallita, vista la risibile adesione, mentre i governativi stanno litigando per riaprirne i termini.
Ma, mettendoci per un attimo nei panni del cittadino evasore; superando il senso di disagio, ci chiediamo se il concordato fiscale convenga, all’evasore beninteso.
Intanto perché dovrei auto-segnalarmi al fisco come potenziale evasore, concordando quel che devo pagare nei prossimi due anni, sempre che le cose vadano come ora prevedo?
Se io non pago niente, o un minimo, sono loro che devono venire a scoprirmi, cosa che finora non è loro riuscita; e se per caso, una eventualità più teorica che pratica, mi dovessero davvero ‘bloccare’, come nello spot di Rai Meloni, ci penserà Salvini a escogitare un qualche condono… e io ci avrò comunque guadagnato.
Proviamo una volta, così per un esercizio virtuale, a chiederci quanto entrerebbe nelle casse dello Stato se tutti i cittadini fossero onesti e pagassero quanto previsto dalla legge? Quanti problemi avremmo modo di risolvere, senza umiliare i pensionati con tre euro di aumento al mese.
Solo che il cittadino fiscalmente onesto non lo si educa con gli spot ipocriti e fasulli, ma con il rispetto delle leggi, magari evitando gli offensivi condoni fiscali.