Qualcuno dovrà pure avvertire Mr. President che il Carnevale è finito! Nel giro poco più di un mese di boutades il presidente Usa Trump ha deciso che in nome della MAGA (Make America Great Again, facciamo l’America grande di nuovo) gli Usa devono conquistare, in ordine, la Groenlandia, il Canada, Washington D.C., il Golfo del Messico … pardon da oggi d’America!, il canale di Panama, il territorio di Gaza… Resta a noi da decidere se chiamarlo Donald, the Great, o Donald, the Conqueror?
Trump trova che Zelensky come comico sia mediocre, tanto da portare l’Ucraina in guerra contro Putin, che da tre anni, in territorio ucraino, sta eroicamente difendendo la Russia dagli attacchi degli ucraini.
Secondo la Trump-philosphy, sul territorio della striscia di Gaza dovrà sorgere un magnifico resort turistico… ma e i palestinesi? C… loro! ovunque ma non a Gaza! È ora che la finiscano di pretendere di avere una patria; potranno essere sistemati in riserve, come già sperimentato con successo, con gli indiani d’America.
In Ucraina Zelensky deve smettere di difendersi, dai soldati russi; Trump ha deciso di imporre la “pax americana” che consiste: il Donbass e le altre terre conquistate con quella che noi sconsideratamente, ci ostiniamo a definire un’invasione russa, a Putin, le terre rare per l’industria agli Usa, e gli Ucraini?… Cosa c’entrano gli Ucraini che hanno come presidente un comico che non fa ridere? Vuoi mettere gli States!
Intanto, dopo aver eliminato la Nato, l’Europa si sta già eliminando da sola, come i pionieri western Elon Musk sta portando da noi il MEGA (Make Europe Great Again) Avevamo il dubbio se si riferisse all’Impero Romano o a quello di Carlo Magno; poi Elon, alzando il braccio nel saluto romano, ci ha chiarito che intende quello di Hitler o di Mussolini, con il pretoriano Bannon che aspira ad insediarsi in Germania.
Anche l’Italia è sul campo; intanto la premier Meloni ha scavato una trincea per difendere ministri e sottosegretari dagli attacchi delle toghe rosse che osano pretendere di applicare le leggi; ormai, sfidando la decenza, la parola d’ordine, diventato un odioso mantra, di questo governo è “non mi dimetto!” Ma la più imbarazzante è certamente la situazione che sta vivendo Giorgia Meloni che, improvvidamente, si trova a dover scegliere tra Zelensky e Trump, mentre continua ad illudersi che la cortesia che riceve ogni volta che si muove a livello internazionale sia dovuta all’ammirazione nei suoi riguardi e non ai doveri della diplomazia.
E finiamo con la ciliegina sulla torta: il vice-presidente Usa Vance è recentemente venuto in Europa a dirci che i nostri mali derivano dalla perdita o mancanza dei valori che invece sarebbero a fondamento della democrazia Usa di Donald Trump. Purtroppo a questo superman della democrazia ci vien da dire che se i valori di Trump sono quelli che lo hanno portato ad una sua condanna da parte di un tribunale Usa, se soprattutto sono quelli dei fanatici che avendo perso le elezioni, hanno assalito il Parlamento, noi, dear mr. Vance preferiamo di gran lunga quello straccetto di democrazia che, almeno finora, ci consente la nostra Costituzione.