Ma chi vogliono prendere in giro?

ATTUALITÀ

Quello che più ci urta non è tanto il peso degli interventi della Legge di Bilancio approvata questa settimana dal Consiglio dei Ministri, come sempre a pagare solo noi siamo abituati, ma che ce lo proclamino a tutto spiano i megafoni di Rai Meloni, falsando la realtà, con una sicumera e una protervia che ci offende, quasi che noi telespettatori fossimo ochi da ‘incoconare’ con la loro stupidità.
Cominciamo considerando che la legge di bilancio per il 2025 prevede 30 miliardi circa di euro di spesa, quando in cassa ce ne sono 20; come dire che il programma 2025 prevede un debito di 10 miliardi di euro, ciò che a noi, in un’ottica di saggia amministrazione pubblica, non sembra motivo di cui vantarsi.
Salvini si vanta perché sarebbe riuscito a spillare 3 miliardi e mezzo di euro alle banche e alle assicurazioni per i sovraprofitti accumulati recentemente; a parte il fatto che si è poi venuti a sapere che questo è solo un prestito rimborsabile nel 2026, come dire altro debito, dove pensa Salvini, poverino, che banche e assicurazioni vadano a prendere i soldi se non dai clienti? Ma allora i tre miliardi e mezzo chi li paga, le banche o, come sempre, noi?
Per le accise sui carburanti, che per la Meloni all’opposizione andavano ‘a-b-o-l-i-t-e’!, con la Meloni premier vanno di poco diminuite quelle sulle auto a benzina, finanziando questa diminuzione con l’aumento, distribuito nel tempo, in modo che non ci accorgiamo, delle auto che usano il diesel, cioè il 60% di quelle in circolazione. Ma allora le accise calano o aumentano?
Uno scivolone, dovuto a una congenita dabbenaggine, è stato poi quello sulla Sanità pubblica, per la quale è stato proclamato a piè sospinto un intervento per 3 miliardi e mezzo, con le oche di stato impegnate a starnazzarlo, mentre a guardare le cose con realismo, l’intervento reale si riduce a 8-900 milioni di euro, ciò che ha fatto insorgere i medici al punto che stanno pensando ad uno sciopero di protesta per essere stati presi in giro.
Può bastare o serve dell’altro?
Anche così, senza ulteriori approfondimenti, c’è da vergognarsi perché all’esame della Commissione Europea mandiamo tonnellate di bugie, ben confezionate ma sempre bugie, che Fitto approverebbe di sicuro.
Per ultima questa settimana è arrivata la totale bocciatura del piamo Meloni per i profughi da portare in Albania.
Come Salvini sotto processo a Palermo per la vicenda della nave Open Arms, anche Giorgia Meloni, al di là dello spreco del nostro denaro, deve oggi rispondere di non rispetto i diritti delle persone previsti dalle leggi.
D’altronde il prestigio di cui gode l’Italia meloniana è dimostrato dal fatto che per discutere i gravi problemi internazionali questa settimana di sono riuniti i rappresentanti di Usa, Francia, Germania, Inghilterra, ma non l’Italia, oggi considerata ininfluente sul piano internazionale.
Forse la favola della donna premier è finita nello squallore del “io sono Giorgia”.

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