Questo strano, amaro Natale 2020!

ATTUALITÀ

[Acquaforte di Milvia Bortoluzzi “Buon Natale 2020!”
Crediamo di non essere mai arrivati nemmeno lontanamente ad immaginare che si potesse vivere il Natale in queste condizioni!
Sotto l’incubo della pandemia, c’è un bel dire che ci si salva, o si soccombe, tutti insieme! Il fatto è con non siamo abituati a questa interdipendenza dell’io con gli altri, a questo noi che ci corresponsabilizza socialmente, mentre vediamo che gli altri non sempre sono responsabili nei nostri confronti; gente che nonostante i numeri da tragenda, con il virtuoso Veneto in prima fila, si arroga irresponsabilmente il diritto di fare quello che non dovrebbe fare, esponendo tutti al pericolo della diffusione pandemica.
Ormai non è più questione di mascherina, igienizzazione e distanziamento; si sta sviluppando in noi la psicosi di un pericolo terribilmente immanente e diffuso, a cui sembra impossibile sottrarci, a meno di non rinunciare ad ogni forma di rapporto sociale, stravolgendo le nostre abitudini quotidiane e sostanzialmente ridimensionando e condizionando oltre il pensabile la nostra stessa esistenza.
Un Natale che non ha più la gioiosa prospettiva di trascorrerlo “con i tuoi”, a meno che, come da dpcm, tu non rientri nelle “due persone”, oltre i conviventi.
Anche la stessa tradizionale iconografia natalizia sta sviluppando una dimensione assurda; tutto il simbolismo di luci, alberi, babbi Natale ecc. quest’anno sembra fuori luogo, mentre per il presepe l’ironia rasenta il sarcasmo, con i vari personaggi, re Magi compresi, che quest’anno sono rappresentati con la doverosa mascherina anti-covid.
Il tradizionale messaggio di pace e di serenità rivolto dagli angeli a “tutti gli uomini di buona volontà”, annunciato dalla stella cometa, sembra ormai ridursi alla speranza dell’arrivo del salvifico vaccino anti-covid, che finalmente ci liberi dall’incubo in cui da mesi stiamo un po’ tutti immersi.
Si aggiunga che quotidianamente, dopo i disastrosi bollettini sull’andamento della pandemia, dobbiamo assistere all’oscenità di un patetico Donald Trump che, di fronte al disastro causato negli Usa dalla sua sconsideratezza, con tremila morti al giorno, non riesce ad accettare una sconfitta elettorale con uno scarto di sei milioni di voti.
Mentre qui da noi, dobbiamo assistere allo stucchevole e umiliante spettacolino di un Matteo Renzi, ormai elettoralmente ridimensionato, che tiene in bilico un governo impegnato ad arginare la seconda ondata pandemica, per evitare la terza, sempre in attesa del salvifico vaccino.
Mai come in questo Natale avvertiamo il ridicolo dei nostri politici, come Salvini e Meloni che ormai si oppongono anche al buon senso, mentre quelli a livello europeo, come altrettanti puppets, si agitano proponendoci miliardi di euro o milioni di dosi di vaccino, che sentiamo lontani da noi come la stella cometa, con i Re Magi impegnati a rientrare prima che scatti il lockdown di questa immensa assurda zona rossa che è il Natale 2020.
E noi, secondo loro, invece di preoccuparci per la situazione che stiamo vivendo, dovremmo piangere sconsolati sui mancati guadagni dei commercianti per il venir meno della loro consumistica sagra natalizia.
È con questa amara sensazione interiore che ci sembra quasi un’assurdità augurare ai nostri lettori di trascorrere serenamente in pace le feste natalizie.

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