Vergogna! Vergogna! Vergogna!

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Con questo triplice grido l’on Fornaro Federico ha concluso il suo intervento in risposta alla affermazione della premier Giorgia Meloni che nella Camera dei Deputati aveva appe-na dichiarato di non riconoscersi nell’Europa del Manifesto di Ventotene. Ecco, integralmente riportato, l’intervento di risposta dell’on. Fornaro rivolto al presidente della Came-ra, Fontana:
“Quello che è avvenuto poc’anzi lo riteniamo un atto grave nei confronti del Parlamento, nei confronti della storia di questo Paese. Il Manifesto di Ventotene è da tutti gli storici riconosciuto non come approvato in maniera truffaldina rispetto alla storia, a presentarci la Presidente del Consiglio l’inno della dittatura del proletariato, è il suo esatto contra-rio, è l’inno dell’Europa federale, con un parlamento federale, con un governo federale, contro i nazionalismi che sono stati il cancro che nel 900 ha prodotto due guerre mondiali con milioni di morti. Questo é stato.
E poi Presidente le chiedo di stigmatizzare perché usare in questo modo la memoria di Ventotene significa oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli considerato in tutta Europa il padre dell’Europa, di Ernesto Rossi, di Eugenio Colorni uc-ciso nel 1944, dopo essere stato arrestato dalla polizia fa-scista e consegnato alle truppe di occupazione.
Noi siamo qui in questo Parlamento, lei presiede il Parla-mento di questa democrazia grazie a quegli uomini che non possono essere insultati, non possono, essere derisi, non si può fare la caricatura, non è accettabile, lei deve dire parole di verità lei e il Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana. Non è possibile.
Questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qua grazie a quegli uomini e quelle donne, sì a quelle donne, che riuscirono a far uscire i da Ventotene quel documento e fecero in modo che si diffondesse, quei visionari dei ‘41 erano confinati politici, eravamo nel pieno della guerra, sembrava che stessero per vincere i nazisti, e ci diedero una visione.
In ginocchio Presidente del Consiglio di fronte a questi uo-mini e a queste donne, altro che dileggiarli! Vergogna! Vergogna! Vergogna!”
Noi invece nello spirito europeo di Ventotene, pur co-scienti delle difficoltà di tradurlo in pratica più di 80 anni dopo, ci riconosciamo pienamente. Non ci riconosciamo in-vece in quella di chi confinando i libertari democratici a Ventotene proclamava: “Fra germanici e italiani siamo un blocco di 150 milioni di uomini risoluti e compatti e piantati, dalla Norvegia alla Libia, nel cuore dell’Europa. Questo blocco ha già in pugno la vittoria.”

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